«Il silenzio – scrive Picard – svolge l’essenziale ruolo di terreno d’incontro con l’indicibile». E viene infine sottolineata la valenza filosofica che Max Picard dà all’immagine.

17 febbraio Documentario " Il mondo del silenzio" Max Picard - Filo D'Oro rsi 1996

regia di Werner Weick che sarà presente alla serata, sue due parole di allora e significative anche ora:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"..In un’epoca in cui l’umanità è intenta a rincorrere la tecnologia e i suoi ritmi frenetici,

ci sono ancora persone che vivono rifacendosi ai valori che da sempre, anche se in modo sotterraneo, hanno avuto l’uomo come unico punto di riferimento. Il loro è un sapere che nasce dall’esperienza personale e che rifugge dalle visioni di parte. La loro consapevolezza

da secoli viene trasmessa da un’esile minoranza di individui. Il senso di questa esperienza è alla base del ciclo Il filo d’oro, curato da Werner Weick, che ritorna alla Tsi con ritratti di personaggi fuori del comune."

 

"Il documentario è dedicato a Max Picard, scrittore «silenzioso» che ha vissuto per anni in Ticino e che sin dall’inizio ha intuito i pericoli di una società tecnocratica, e i suoi rischi di involuzione autoritaria.

 

Max Picard Scrittore e pensatore svizzero considerevole, studiò inizialmente medicina in Germania e praticò per pochi anni la professione di medico a Monaco, fino al 1918. Da sempre interessato alla filosofia, decise di chiudere con la medicina e di trasferirsi in Ticino per vivere come libero scrittore. Dal 1919 al 1929 circa visse pertanto a Brissago e successivamente si stabilì a Sorengo, a Gentilino e a Caslano. Dal 1955 risiedette a Neggio, dove si spense e dove è sepolto. In Ticino il filosofo trovò modo di condurre una vita riservata e a stretto contatto con la natura, che secondo lui qui trovava si esprimeva attraverso una bellezza incontaminata. Tuttavia, non disdegnò gli incontri con amici, studiosi, poeti e filosofi, curiosi di conoscere l’autore di opere come Das Ende des Impressionismus (1916), Hitler in noi stessi (1946) e Il mondo del silenzio (1948).

Werner Weick Regista e documentarista di lungo corso della RSI, per la quale ha realizzato come giornalista, regista e produttore oltre duecento documentari di 60’ e centinaia di servizi tra il 1964 e il 2006. Continua ancora ogg, con tematiche legate al pensiero e all'ambiente come equilibrio da perseverare. Di particolare importanza, la serie IL FILO D’ORO, ceduta a enti televisivi e università americane. Tanti i riconoscimenti a livello internazionale.

Dedica a Max Picard il filosofo del SILENZIO un documentario nel 1996 all'interno della serie del Filo d'oro... Picard nasce nel 1888 a pochi chilometri da Basilea, laureato in medicina, ha esercitato per pochi anni a Francoforte, Berlino e Monaco, per poi decidersi per la scrittura, per la professione di libero pensatore e si trasferisce a Brissago nel 1919 poi diverse le tappe in Ticino...

Max Picard in modo assai particolare mi ricorda un altro medico, che ha scelto di non svolgere la professione di medico, ed è l'artista Alberto Burri...lo associo a questa sua frase e credo abbia a che fare con l'esposizione che avete appena colto e l'assurdo mondo di un oggi:

 

"Ho in mente di comprendere quale è il silenzio del trasformare, come nascono le cose, e come nel bruciarle tutto vive e muore. Distrugge e consuma l'uomo quell'unità che va oltre, appartiene al silenzio della materia. Sussurra d'ombra, equilibrio del tempo della memoria che vorrebbe ascolto, e quell'errare dell'uomo che tutto cancella"

Questa sera,

nuovamente abbiamo il piacere di proiettare un documentario del 1996 di Werner Weick :

 

"IL MONDO DEL SILENZIO " dedicato a Max Picard...

 

Oggi che il rumore ha reso sordo anche il cuore, parlare del corpo del silenzio e  quest'ultimo appartiene alle "cose" del mondo...

 

è come direbbe Picard...comprendere , prendere a se, che le cose ci sono state donate non solo per far realizzare l'uomo, ma anche per permettere alle "cose" di realizzarsi...

 

certo queste "cose", non sono oggetti, soggetti, sono essenza vitale, siamo noi e il fiume del nostro vivere..

 

 

E mi riferisco anche all'esposizione dall' Orma, l'ombra, alla soglia anche in saletta espositiva con Carolina Maria Nazar, Laura Fumagalli e la sottoscritta, tentiamo di tessere elementi per riconoscere e stare, come valore del tempo nel tempo, tara a volte è quel silenzio che tutto precede...

accorto è ascolto e a volte trae.

Ultime pagine del lavoro di Werner Weick:

Nel 2013 personale al Filmfestival di Torino.

Nel 2015 realizzazione del documentario “In cammino con Hesse”, commissionato dal Museo di Montagnola, poi presentato all’Expo di Milano.Nel 2016 realizzazione di un nuovo lavoro sulla Storia del Monte Verità per l’inaugurazione ad Ascona del riallestimento del museo di Casa Anatta. Nel 2017 realizzazione del documentario “Confesso di aver vissuto” – ritratto di Paolo Poma (55’).Nel 2018 coproduzione con la TSI “Qui Marco Blaser”(55’) per la rubrica “Storie”.Nel 2019 realizzazione del documentario “La piccola memoria” racconto storico e autobiografico sui primi dieci anni della TSI rievocati dagli operatori delle squadre-film.Nel 2020 realizzazione del documentario “I colori della mia terra” ritratto dell’artista Loredana Müller, diffuso dalla TSI nella rubrica “Portrait” nell’aprile 2021.